Gaiking, il robot guerriero
Giovanni Lazzini (Iacobelli Editore, 2011)

Gli appassionati del genere mecha e in particolar modo gli amanti delle opere classiche della mia generazione, ricorderanno con piacere Daikū maryū Gaiking (大空魔竜ガイキング, Daikū maryū Gaikingu; trad. Gaiking, il demoniaco drago spaziale), opera targata Tōei Animation che in Italia giunse nel 1982 sull’emittente privata TeleCity, e passando subito alla storia per la sua sigla iniziale, la famosa hit del gruppo austriaco Ganymed “It takes me higher”. Sfortunatamente, l’opera rimase incompiuta nel nostro paese, interrotta all’episodio 26, fino all’edizione Yamato Video pubblicata nel 2000 che conteneva anche l’adattamento italiano degli episodi inediti. Ciò nonostante, l’opera riuscì negli anni ’80 a conquistare una buona fetta di appassionati sia per il design del robot, caratterizzato dalle sue enormi corna, sia per il design del Daikū Maryū (ribattezzato Drago Spaziale nell’adattamento italiano) e sia per la sua storia dal carattere avventuroso ma dai contorno tragici tipici delle opere robotiche anni ’70. Tra i tanti appassionati italiani di quest’opera abbiamo Giovanni Lazzini, carrarese appartenente alla classe 1986, con il quale sono legato da un’amicizia nata ai tempi d’oro dei forum. Fin dalle prime battute della nostra conoscenza, Giovanni ha sempre dimostrato una passione per Gaiking fuori dal comune (è attualmente l’unico italiano ad aver presentato un cosplay del Gaiking nell’ormai lontano Lucca Comics 2008) e un’approfondita conoscenza dell’opera che lo porterà a pubblicare nel 2011 il suo libro dedicato al super robot, edito da Iacobelli Editore all’interno della collana I Love Anime (collana che ha visto tra le varie pubblicazioni anche gli interessanti libri scritti da Alessandro Montosi). Le 128 pagine che costituiscono il libro “Gaiking il robot guerriero”, sono un interessantissimo contenitore di informazioni che mettono sotto nuova luce l’opera di Tōei Animation con curiosità sulle ambientazioni dell’opera, la sua relazione con i telefilm tokusatsu/super sentai, informazioni e soprattutto un focus degli episodi chiave della serie televisiva. Stampato in un elegante formato brossurato, il volume è interamente a colori e ben impaginato (unica ininfluente nota negativa, sono alcune dimenticanze per quanto riguarda la formattazione del testo, ma si tratta di un mio personale capriccio dovuto alla mia eccessiva pignoleria) e al di là del mio rapporto di amicizia con l’autore, è un testo che consiglio a chi coltiva anche l’aspetto letterario/documentaristico delle opere robotiche. Nonostante sia stato pubblicato nel 2011, il volume dovrebbe essere ancora reperibile tramite e-commerce.