È morto Kōichi Sugiyama
Addio al compositore musicale di Densetsu kyojin Ideon.

È morto all’età di 90 anni, a causa di uno shock settico, il Maestro Kōichi Sugiyama (椙山 浩一, Sugiyama Kōichi, il suo nome è spesso scritto in semplice hiragana すぎやま こういち). La notizia è stata diffusa soltanto oggi, ma la morte del famoso compositore e direttore d’orchestra risale allo scorso 30 settembre. Figura leggendaria nel campo dei videogames per aver orchestrato le musiche della saga di Dragon Quest, Sugiyama ha dato un grande contributo anche all’animazione Sci-Fi e mecha dirigendo le musiche di background di Densetsu kyojin Ideon (伝説巨神イデオン, trad.: Ideon, il leggendario dio gigante), il lungometraggio di  Kagaku ninja-tai Gatchaman (劇場版科学忍者隊ガッチャマン, trad.: Gatchaman, la scientifica squadra ninja. Edizione cinematografica.), Machine Hayabusa (マシンハヤブサ, opera giunta in Italia con il titolo Falco il superbolide), Cyborg 009 (サイボーグ 009, Saibōgu Zero-Zero-Nain. L’opera del 1979 è stata trasmessa in Italia col titolo Cyborg i nove supermagnifici) e Magic Knight Rayearth (魔法騎士(マジックナイト) レイアース, Majikku Naito Reiāsu. L’opera è stata trasmessa in Italia sia col titolo originale, sia con l’adattamento censurato intitolato Una porta socchiusa a confini del sole).
 

 

Nato a Tōkyō l’11 aprile 1931, Sugiyama scopre la passione per la musica alle scuole superiori, iniziando a comporre musiche di breve durata. Sarà con il termine degli studi all’università, nel 1958, che il Maestro si dedicherà pienamente a questa professione, un mestiere che gli permetterà l’accesso alla celebre stazione radio del Kantō Nippon Cultural Broadcasting (株式会社文化放送, Kabushiki-gaisha Bunka Hōsō) e alla Fuji TV. L’esperienza come direttore della famosa emittente televisiva durerà fino al 1965, quando deciderà di dedicarsi completamente alla musica prima da freelance e dal 1968 come compositore musicale e direttore d’orchestra. L’ascesa del Maestro Sugiyama ha inizio da quell’anno, spaziando in ogni tipo di campo, da quello commerciale a quello musicale fino alla sua entrata nel mondo dell’animazione. Nei primi anni ’80, Sugiyama entra in contatto con una giovane casa produttrice di videogames, la Enix, sarà l’inizio di un connubio che porterà il compositore a dirigere fin dal primo capitolo le musiche di una delle saghe più celebri del mondo videoludico: Dragon Quest, un titolo che gli donerà gloria e successo, rendendolo una vera e propria leggenda. Particolarmente attivo anche sul fronte politico e sociale, Sugiyama non ha mai negato la sua mentalità da conservatore, con ideali e opinioni che spesso hanno dato luogo ad aspre polemiche. Più volte il compositore finì sulle cronache giornalistiche, in particolar modo per il suo ferreo negazionismo sul Massacro di Nanchino  (da lui giustificata come una “selezione naturale”) e nel 2015 per le sue prese di posizione contro la comunità LGBTQ+, appoggiando il pensiero politico del liberal-democratico Mio Sugita, che definì inutile l’educazione al pensiero LGBTQ+ nelle scuole giapponesi, una dichiarazione che successivamente ritrattò definendo la comunità come parte costante del mondo nel corso delle epoche storiche.

Fonti:
Jiji
Kōichi Sugiyama, Japanese composer of Dragon Quest, dies at 90 (The Japan Times, 07/10/2021)
Dragon Quest Composer Koichi Sugiyama Passes Away at 90 (AnimeNewsNetwork, 07/10/2021)
Gematsu
Akiba Gamers
Kōichi Sugiyama’s Official Profile (via Web Archive)
“Signatories to the June 14th Washington Post “The Facts” Advertisement – Politicians, Professors, and Journalists”  (25/07/2007).
“Square Enix Responds to Dragon Quest Composer’s 2015 Anti-LGBTQ Statements” (AnimeNewsNetwork, Loveridge, Lynzee; Sherman, Jennifer, 07/08/2018)

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