Daitarn 3

Progettato e costruito sulla Mars Base dallo scienziato terrestre Sōzō Haran, il Daitarn 3 (ダイターン3, Daitān Surī) nasce nell’ambito degli studi sulla creazione dei Meganoid come prototipo di quelli che in futuro saranno i Megaborg. La sua creazione era dunque parte del progetto originario che prevedeva la creazione di essere cibernetici da mandare in avanscoperta oltre il sistema solare per una futura colonizzazione dello spazio. Durante i tumulti che vedono la resistenza dei coloni terrestri contro la presa di potere meganoide di Don Sauser e Koros, il Daitarn 3 viene caricato a bordo della nave spaziale Masaarocket insieme a un vasto carico d’oro e trafugato dal giovane Banjō (diciasettenne durante quegli eventi) grazie al sacrificio di sua madre. Verrà impiegato per la prima volta in battaglia un anno dopo, quando Banjō entrerà ufficialmente in scena per contrastare la minaccia dei Meganoid sulla Terra e affronterà Lord Sandrake, il primo dei Megaborg che appariranno nel corso della storia. Nella routine quotidiana è segretamente custodito all’interno della Masaarocket, atterrata nelle profondità marine adiacenti Shin The City e collegata alla lussuosa villa di Banjō con il ruolo di base segreta. Al suo interno il Super Robot riceve costante manutenzione e rifornimento grazie ai piccoli robot Mechamaru e il quotidiano supporto di Garrison. Escluso l’episodio in cui è Toppo a trafugare il robot direttamente dalla sua base, il Daitarn 3 entra in azione grazie al comando vocale di Banjō «DAITARN, COME HERE!» impartito attraverso il ciondolo che il giovane porta costantemente con sé. Per attivare le sue funzioni, Banjō si inserisce al suo interno con il Mach Attacker passando dal portellone situato sotto la cintola. L’abitacolo dell’unità viene estratto e posto su una guidovia che lo trasporta dalla sezione centrale al capo agganciandosi nella sezione soprastante il diadema. Alto 120 mt e pesante 800 t, utilizza l’energia solare come fonte di alimentazione grazie ai suoi motori a ioni pulsanti capaci di accumularne in vasta quantità. La peculiarità del Daitarn 3 è la sua capacità di trasformarsi in tre unità differenti (da qui, il “3” presente nel nome). Oltre alla configurazione antropomorfa, il Daitarn 3 può trasformarsi nel velivolo Daifighter (configurazione predefinita) e nel carro armato Daitank. Il suo rivestimento è estremamente resistente grazie una lega metallica creata dallo stesso Sōzō Haran, l’acciaio speciale D·α, uno dei punti di forza del mecha in quanto sono poche le volte in cui esso è uscito danneggiato da uno scontro. La sua potenza è determinata non solo dalla bravura del suo pilota ma anche dall’armamento che il Super Robot ha a disposizione, composto da missili, raggi e armi bianche che permettono a Banjō di sfruttare la sua esperienza nel ninjutsu. Le armi a disposizione consentono a Banjō di tenere testa ai Megaborg, ma l’asso nella manica del protagonista e arma più potente del Daitarn 3, viene tirato fuori come colpo finale in ogni puntata: il Sun Attack. Essendo stato concepito come prototipo dei Megaborg, il Daitarn è anche dotato di una tecnologia che gli permette di compiere movimenti facciali e la sua bocca resta generalmente semi aperta in quanto dotata di un’entrata di emergenza. Questa caratteristica ha dato luogo nel corso della storia a diverse gag che lo hanno visto ubriacarsi (episodio 26) o con il corridoio di emergenza situato all’altezza della bocca invaso dalla mano del Megaborg nemico (episodio 15). Oltre a Banjō, ai suoi comandi si sono seduti tutti i suoi alleati, ma oltre al protagonista soltanto Garrison è riuscito a pilotarlo discretamente. Dopo aver sconfitto Don Sauser in uno scontro che ha messo alla prova la sua resistenza e la sua tecnologia, il Super Robot non farà ritorno sulla Terra ma resterà su Marte (riportato nella sua orbita) insieme al suo pilota.


© BANDAI NAMCO FILMWORKS INC., SUNRISE INC., SOTSU CO. LTD.

TIPO DI UNITÀ
Megaborg Prototipo
(試作型メガボーグ, Shisaku-gata Megabōgu)

Robot da combattimento Anti-Megaborg per uso personale
( 対メガボーグ専用戦闘ロボット, Tai-Megabōgu sen’yō sentō robotto)
NUMERO MODELLO
ALTEZZA
120 mt
PESO
800 t
ALIMENTAZIONE
Energia solare
MASSIMA POTENZA EROGATA

60.000.000 HP

(44.742 MW)

PROPULSIONE
Pulse Ion Engine
VELOCITÀ MASSIMA
Mach 20
(Daifighter Mode nell’atmosfera)
Velocità subluce
(Daifighter Mode nello spazio)
MATERIALE DI RIVESTIMENTO DELL’ARMATURA
Acciaio Speciale D・α
(特殊鋼 D・α, Tokushukō Di-Arufa)
SISTEMA DI DIFESA
Daitarn Shield
FUNZIONI STANDARD
Daitarn Change System
FUNZIONI OPZIONALI
PARTI STANDARD
PARTI OPZIONALI
UNITÀ CENTRALE DI CONTROLLO
Mach Attacker
CONFIGURAZIONI
Daifighter
Daitank
Daitarn 3
SVILUPPATORE
Sōzo Haran
(破嵐 創造, Haran Sōzo)
PRODUTTORE
Meganoid Base
(メガノイド・ベース, Meganoido Bēsu)
FAZIONE
Meganoid
(メガノイド, Meganoido)
Banjō Haran’s Mansion
(破嵐万丈邸, Haran Banjō-tei)
PILOTA PRINCIPALE
Banjō Haran
(破嵐 万丈, Haran Banjō)
ALTRI PILOTI CONOSCIUTI
Beautiful Tachibana
(ビューティフル・タチバナ, Byūtifuru Tachibana)
Garrison Tokita
(ギャリソン時田, Gyarison Tokita)
Reika Sanjō
(三条 レイカ, Sanjō Reika)
Tota Toda
(戸田 突太, Toda Tota)
MECHA DESIGNER
Kunio Ōkawara
(大河原 邦男, Ōkawara Kunio)

 

Big Webb
(ビッグ・ウェッブ, Biggu Webbu)
La croce sul petto del Daitarn 3 può staccarsi e diventare una potente arma da lancio. È una versione più grande delle Daitarn Webb installate sugli avanbracci del robot.
Cross Dart
(クロス・ダート, Kurosu Dāto)
Una rete di energia che viene emessa dal palmo della mano del robot. Viene generalmente utilizzata per bloccare i movimenti del nemico.
Daitarn Cannon
(ダイターン・キャノン, Daitān Kyanon)
Una coppia di cannoni montati sotto i piedi. Quando l’unità è in configurazione Daitarn 3 le due canne sono retratte all’interno. Arma a lunga gittata, in alcuni casi il Daitarn Cannon è stato utilizzato da Banjō come attacco ravvicinato.
Daitarn Fan
(ダイターン・ファン, Daitān Fan)
Una coppia di ventagli giganti che Banjō riesce a utilizzare in molteplici modi grazie alla sua esperienza nel ninjutsu. Possono diventare un’arma da lancio, essere utilizzati come arma offensiva se utilizzati chiusi, possono trasformarsi nel Daitarn Shield quando si uniscono, disperdere il gas se sventolati con forza. Generalmente hanno una catena con peso legata all’estremità inferiore. In alcuni casi Banjō utilizza i Daitarn Fan nelle scene a tema umoristico con l’arma che viene utilizzata dal robot per allontanare il caldo o provocare il Megaborg nemico.
Daitarn Hammer
(ダイターン・ハンマー, Daitān Hanmā)
Una mazza ferrata con delle punte rettratili alloggiata nelle caviglie del robot. Generalmente viene utilizzata da Banjō nei combattimenti corpo a corpo.
Daitarn Javelin
(ダイターン・ジャベリン, Daitān Jaberin)
Una lancia a quattro punte e manico telescopico alloggiato nel ginocchio del robot. Può essere utilizzato come arma da lancia ma anche per il combattimento ravvicinato. Quando deve essere utilizzato, solitamente Banjō impartisce il comando vocale «Daitarn Javelin, estenditi!».
Daitarn Missile
(ダイターン・ミサイル, Daitān Misairu)
Missili installati all’altezza dell’addome del robot. Possono essere utilizzati anche in configurazione Daifighter e Daitank.
Daitarn Snapper
(ダイターン・スナッパー, Daitān Sunappā)
Una frusta caratterizzata da un peso agganciato alla sua estremità. Da esso fuorisce un lazzo capace di agganciare il nemico. È custodito “nella tasca” situata sulla vita del Super Robot.
Daitarn Webb
(ダイターン・ウェッブ, Daitān Webbu)
Le stelle decorative situate negli avanbracci, sono delle armi da lancio che possono essere utilizzate come gli shuriken. In alcuni casi hanno anche funzione protettiva.
Daitarn Zanbar
(ダイターン・ザンバー, Daitān Zanbā)
Una coppia di spade alloggiate all’interno delle ginocchia del robot. Quando utilizzate vengono materializzate da un raggio di energia che formano la lama. Il design è ispirato al gladio romano, mentre il nome ha origine dalla zanbatō (斬馬刀; pinyin: zhǎnmǎdāo), una spada cinese della dinastia Han che veniva utilizzata come arma anti-cavalleria (il suo signifcato letterale è appunto quello di “spada che falcia i cavalli”. Il nome è anche un gioco di parole tra le parole “zan” (斬, lettura On del kanji kiru, ossia tagliare) e “bar”, la cui unione dona dunque alla parola “Zanbar” quello di “Barra tagliente”.
Sun Laser
(サンレーザー, Sanrēzā)
Un raggio di energia emesso dal diadema che permette di lanciare il Sun Attack. Quando viene utilizzato in configurazione Daifighter viene sparato dalla punta.

Daitarn Crash
(ダイターン・クラッシュ, Daitān Kurasshu)
È l’attacco che sconfigge definitivamente il Megaborg nemico. Dopo averlo trafitto con il Sun Attack, Banjō e il Daitarn 3 si lanciano a piedi uniti in un dropkick che trapassa da parte a parte il Megaborg.
Random Sun Attack
(サンアタック乱れ撃ち, San Atakku midare uchi; trad.: Attacco solare, colpo casuale)
Variante del Sun Attack che vede i proiettili di luce sparati casualmente per colpire più obbiettivi nemici.
Sun Attack
Attacco finale del Daitarn 3, è l’asso nella manica di Banjō nei suoi scontri contro i Megaborg. L’energia solare e quel della Pulse Ion Engine viene convogliata nel diadema del robot e scaricata sotto forma di proiettili di luce che colpiscono il nemico nello stesso punto come se fossero dei cerchi concentrici. La potenza dell’attacco è tale da modificare irreversibilmente la struttura molecolare del corpo colpito che viene fatto esplodere dopo l’impatto del Daitarn Crash. Il Sun Attack è generalmente anticipato dall’emblematica frase di Banjō «Con la potenza del sole, ora! Sun Attack!».

 

3·3·7 Rythm
(3·3·7 拍子, Surī-Surī-Sebun hyōshi, trad.: Ritmo 3·3·7)
Attacco combinato introdotto in 2nd Super robot Wars Z Saisei hen che vede protagonisti il Tryder G7, Zambot 3 e Daitarn 3. I tre robot sfruttano tutto il loro arsenale, le loro trasformazioni e le configurazioni attaccando il nemico col ritmo 3-3-7. Il nome dell’attacco è un gioco di parole che nasce dai numeri che fanno parte del nome dei rispettivi robot e il 3-3-7 clap utilizzato nel cheerleading. L’idea di questo attacco combinato nasce da un’idea di Watta che durante le scuole elementari partecipò a una competizione di cheerleading seguendo questo ritmo.
Combination Blade
(コンビネーション・ブレード, Konbinēshon Burēdo)
Attacco combinato che vede protagonisti Daitarn 3 e Zambot 3. Banjō e Kappei sfruttano la potenza delle loro Daitarn Zanbar e Zambot Cutter in un attacco incrociato che taglia in quattro il nemico. È presente in Super Robot Wars R e Super Robot Wars A PORTABLE.
Invincible Boisterous Dance
(無敵乱舞, Muteki ranbu; trad.: Invincibile danza violenta)
Attacco combinato che vede protagonisti Daitarn 3 e Zambot 3. Banjō e Kappei sfruttano la potenza di tutte le loro armi in un attacco furioso simile a una danza. Ha debuttato in Super Robot Wars V.
Invincible Combination
(無敵コンビネーション, Muteki Konbinēshon, trad.: Combinazione invincibile)
Attacco combinato introdotto in 2nd Super robot Wars Z Hakai hen che vede protagonisti il Tryder G7, Zambot 3 e Daitarn 3. I tre Super Robot della Muteki Series uniscono le loro forze sferrando i loro colpi più potenti: il Tryder Bird Attack, il Sun Attack e il Moon Attack. L’attacco devastante si conclude con il Daitarn 3 e il Zambot 3 che si lanciano in un doppio daitarn Crash e il Bird Attack che dà il colpo di grazia al mecha nemico.
Space Combination Attack
(スペース・コンビネーション, Supēsu Konbinēshon)
Attacco combinato che vede protagonisti Daitarn 3 e Zambot 3. Banjō e Kappei uniscono le loro forze sferrando gli attacchi più potenti dei loro rispettivi robot: il Sun Attack e il Moon Attack. Il colpo annichilisce completamente il nemico che viene fatto esplodere con il doppio attacco in picchiata Combination Crash. L’attacco combinato ha debuttato in Super Robot Wars 64 ed è stato riproposto in più titoli del celebre JRPG fino al più recente Super Robot Wars V.

 

TV Series

 

Il Daitarn 3 è stato il primo robot dell’animazione giapponese capace di esprimere mimiche facciali di sua spontanea volontà poiché dotato degli strumenti tecnologici per compierle.
Il nome del super robot ha origine dalla parola giapponese daitan (大胆, audace), con la quale condivide l’assonanza nella pronuncia.
Il 3 nel nome del robot, è anche un gioco di parole che trova origine in Surya, la divinità del sole nella religione indù, la cui pronuncia è simile a quella traslitterata dal katakana della parola Three (3, Surī).

Intervistato nel 2016 dal ricercatore esperto in animazione Kōji Igarashi (五十嵐 浩司, Igarashi Kōji), il Maestro Kunio Ōkawara (大河原 邦男, Ōkawara Kunio), mecha designer dell’opera ha dichiarato:

Qual è il tema stilistico del Daitarn 3? È l’armatura giapponese. Le larghe corna sono esattamente come quelle che venivano poste sull’elmo. Il torace ha una piastra pettorale, le spalle una serie di gradini come se fossero una manica larga. Guerrieri in armatura del Periodo Sengoku e robot giganti della giustizia, entrambi simbolo di potenza sul campo di battaglia connessi attraverso le epoche storiche.

© BANDAI NAMCO FILMWORKS INC., SUNRISE INC., SŌTSU CO. LTD.
Ultimo aggiornamento eseguito il 25/10/2023 ore 17.28

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