Il robot guerriero Gaiking
(Hikari Edizioni, 2022)

Uno dei titoli più interessanti proposti da Hikari Edizioni in questo 2022 che è ormai prossimo alla conclusione, è sicuramente la pubblicazione dei due tomi che vanno a costituire l’adattamento manga di Daikū maryū Gaiking (大空魔竜ガイキング, Daikū maryū Gaikingu; trad.: Gaiking, il demoniaco drago dei cieli), opera animata del 1976 targata Tōei Animation (per anni erroneamente attribuita a Gō Nagai, è in realtà la prima opera robotica originale interamente prodotta dalla celebre casa produttrice) e giunta anche nel nostro paese tre anni dopo (celebre la hit «It takes me higher» dei Ganymed utilizzata come sigla di apertura per l’edizione nostrana). Dei vari adattamenti cartacei dell’opera pubblicati durante il periodo della messa in onda, quello pubblicato dalla giovane casa torinese è disegnato dal Maestro Yūji Hosoi (細井 雄二, Hosoi Yūji, in Italia noto per l’adattamento manga di Garō densetsu pubblicato da Star Comics all’interno della rivista contenitore «Game Over») e edito da Sun Comics nel 1977. La sceneggiatura di base è la medesima dell’anime, tuttavia il manga di Hosoi contiene alcune variazioni che lo differenziano dall’opera originale sia per quanto riguarda il protagonista Sanshirō Tsuwabuki, sia per quanto riguarda la struttura della storia che nei due volumi che compongono il manga vanno a trattare gli episodi  1, 2 e 4 nel primo, mentre il secondo va a  trattare gli episodi 22, 23, 26 e 34 con sostanziali differenze soprattutto in quest’ultimo volume. Considerato un’opera di nicchia nella sua versione cartacea, i due volumi di Hikari Edizioni si presentano in una elegante edizione con copertina flessibile (entrambe da 200 pagg.), piacevole da sfogliare e stampato su carta di ottima qualità. Unico punto negativo a mio avviso è la scelta editoriale di aver improntato i dialoghi sullo storico adattamento televisivo del 1979, contenente nomi e luoghi differenti dall’edizione originale (il lettore quindi si ritroverà a leggere Sanshiro Tsuwabaki e non Sanshirō Tsuwabuki oppure Faro di Omezak anziché Faro di Omaezaki e così via). La scelta di adattare nomi e luoghi in base all’edizione televisiva italiana è probabilmente dettata dal fatto che il target di riferimento è quello che include principalmente la generazione X che ha vissuto gli anni della messa in onda (fascia Over 40 – Over 50). Il non essere d’accordo su questa scelta è comunque un mio personale punto di vista, non va a pregiudicare la lettura del manga, ma secondo me l’utilizzo dell’adattamento della serie televisiva va a snaturare l’opera e i dialoghi che la compongono (ebbene sì, ho controllato i dialoghi presenti nei due tankōbon originali e ringrazio il mio amico Giovanni Lazzini, autore del libro «Gaiking il robot guerriero» e streamer del suo canale personale Toku-Robot su YouTube, per avermi consentito la consultazione dei due volumi originali). Da fan dell’opera, mi auguro che un giorno possa essere stampata anche un’edizione fedele all’originale (operazione che vedo di difficile realizzazione perché produrre una nuova edizione ha i suoi costi e per una casa editrice è importante far quadrare i conti). L’acquisto è comunque consigliato sia per la qualità del prodotto, sia per poter conoscere l’opera e visionare successivamente la serie animata (attualmente l’ultima edizione home-video è quella edita in DVD da Yamato Video nel lontano 2003, difficile da reperire se non a costi proibitivi. Il prezzo dei due box, infatti, oscilla tra i 300 e 500€). I due tomi sono in vendita al prezzo di 12€ ciascuno sia sul sito della casa editrice, sia sui siti e-commerce.